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Ci
venni di sera, anzi era al tramonto.
Quando il paese si rigonfia e l'aria attorno si arrossa di fame e di stanchezza.
Ci incontrammo, per camminare e per parlare, come sempre, di cose che
non c'entrano e a quel luogo non v' appartengono; perchè a noi
piaceva cosi', andare fuori senza quel tempo e quello spazio intorno;
e ancora di piu' perchè era la', in quella terra che tua non era
ma volevi farci un ritorno. Ridevamo spesso e guardavamo sempre a terra,
eppure me la ricordo, quell'aria gialla, la strada segreta che usciva,
la gente salutava, ritornando; la polvere era ferma in quel punto esatto
in cui il paese finisce nella terra e la campagna, fiera, gira le spalle
alla casa.
Tornammo tardi, o forse presto, non ricordo, ma i pensieri erano tanti
e tutti sbagliati; la misura giusta, me lo ricordo, era il paese, dove
i passi veloci della salita e delle chiavi segrete nei portoni fanno lo
stesso rumore delle parole poche, e dei passi lunghi tuoi e dei miei appresso.
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