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La
mattina di Natale, è nostra tradizione, io e mia figlia Anna amiamo
passeggiare sulla spiaggia deserta di Termoli. Nessuno passeggia in quei
luoghi.
A volte appare un cane in lontananza. Ad Anna piace tracciare con un bastone
una linea lunga che io coi miei passi seguo fedelmente.
Un incontro però l'abbiamo fatto. Una donna forse, anziana direi,
dal passo lento, avvolta incappucciata in una giacca a vento lunga e rossa.
Non siamo riusciti a scorgerne il viso.
Con sè aveva un lungo bastone d'acciaio ricurvo che terminava con
un disco anch'esso di acciaio.
"Papà cos'è quello strano bastone?"
"Un metal detector, così si chiama, serve per trovare piccoli
oggetti di metallo, che so, monete, orecchini, anelli nascosti sottoterra,
o sotto la sabbia, come qui.
Qualcuno passeggia nei posti usando questo attrezzo, sperando di scovare
un piccolo tesoro.
Te le immagini d'estate sotto gli ombrelloni, le persone che cercano,
mani nella sabbia, le cose che hanno perduto? Si perdono un sacco di cose
nella sabbia.
Poi
abbiamo suonato selvaggiamente un tubo di plastica nera lungo almeno
sei metri e alto uno, chiuso da entrambi i lati. Era lì sulla
spiaggia.
Un tamburo dai suoni meravigliosi, ancora mi fanno tremare le viscere.
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