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Per la serie delle Ragazze, oltre al solito nonno Jung con i suoi vari nipotastri, voglio ringraziare pubblicamente, anche se in forma rispettosamente anonima, tutte le amiche che nei mesi passati, con la loro “Ragazzitudine”, mi hanno incoraggiato nel mio lavoro e dato gli spunti per tentare l’audace impresa di tratteggiare alcuni dei principali modelli emotivi della femminilità attuale. A questo proposito è bene chiarire che l’idea non era quella di effettuare delle descrizioni accurate della natura intima delle donne, che resta e resterà sempre, fortunatamente, inafferrabile, così come quella di ogni persona umana, femmina o maschio che sia. L’intento era piuttosto quello di portare alla luce, in forma di immagini, alcuni dei modelli, cioè dei filtri, attraverso i quali il maschile (nella rarefatta sottospecie incarnata da me medesimo) percepisce le donne. Jung direbbe che sono alcune delle forme in cui si manifesta l’Anima odierna. Un’Anima scomoda, che fa fatica a trovare il suo posto. Nel maschio, ma forse anche nel mondo, per nostra disgrazia generale.
Grazie allora, amiche care, e in bocca al lupo per le vostre future battaglie di liberazione, soprattutto interiori, dai ceppi della cupa logica del potere maschile.
La serie è stata dipinta nell'estate del 2017. Sono acrilici su cartoncino da 360 g. mq; misurano cm 100x70. |
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